Esperto in diritto dell’arbitrato e tecniche di risoluzione dei conflitti
€ 600
Tipologia: Master e corsi - Corsi di alta formazione
Ambito: Giurisprudenza
Durata: 500 ore
CFU: 20
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L’Arbitrato è un procedimento stragiudiziale, disciplinato dal codice di procedura civile, utile a risolvere controversie civili e commerciali, alternativo alla Giustizia Ordinaria, che si svolge in contradditorio tra le parti ed al termine del quale un soggetto non togato (o un collegio) incaricato dai litiganti decide la controversia mediante l'emanazione di un Lodo equiparato ad una Sentenza. Il Master mira a formare persone esperte in diritto dell'arbitrato e nella risoluzione dei conflitti.
Accesso
Sono richiesti i seguenti titoli di ammissione:
- diploma di istruzione secondaria di secondo grado.
Piano di studi
Anno accademico 1
Moduli
- Diritto processuale civile
- Strumenti Adr
- Prova finale
Metodologia di studio
L’erogazione del Corso avverrà prevalentemente in modalità e-learning, con piattaforma accessibile 24 ore su 24. Il modello di sistema e-learning adottato prevede un apprendimento assistito lungo un percorso formativo predeterminato, con accesso ai materiali didattici sviluppati appositamente e fruibili in rete. Lo studio dei materiali didattici digitali/video lezioni dei docenti e a stampa (dispense e/o testi) correlati da ampia bibliografia, avviene di regola aderendo ai tempi e alla disponibilità del singolo corsista durante le 24 ore della giornata. I contenuti didattici sono articolati in tre moduli di lavoro erogati in modalità blended (on line e in presenza).
Ai corsisti vengono richiesti i seguenti adempimenti:
- Studio del materiale didattico appositamente preparato;
- Superamento dei test di autovalutazione somministrati attraverso la piattaforma PegasOnline;
- Partecipazione alle attività di rete;
- Superamento della prova finale (modalità scritta)
Il corso potrà prevedere degli incontri in presenza ad integrazione delle attività formative.
Gli esami finali si terranno presso le sedi dell’Ateneo.
Cosa imparerai
Oggi i motivi utili per cui ricorrere all’Arbitrato sono diversi e di seguito sintetizzabili:
- RAPIDITÀ: Lo scopo primario per cui si ricorre ad un Arbitro è la certezza di avere la risoluzione della lite in tempi celeri. A fronte delle attese bibliche dei Tribunali, l’Arbitrato si deve concludere entro 240 giorni;
- COSTI: Aspetto non trascurabile è la conoscenza preliminare di tutti i costi da sostenere, molto più bassi di un procedimento ordinario. Mentre ricorrendo dinanzi al Giudice, i costi sono, infatti, indeterminabili a priori, l’Arbitrato presuppone che le parti conoscano prima d’iniziare la controversia, le spese di procedimento e gli onorari degli Arbitri;
- SPECIALIZZAZIONE DEGLI ARBITRI: Gli Arbitri non sono Giudici Generici ma sono scelti dalle parti e/o dal consiglio arbitrale tra esperti del settore in cui cade la materia del contendere, con la certezza di essere giudicati da profondi conoscitori delle singole situazioni;
- RISERVATEZZA: I soggetti coinvolti nel procedimento sono tenuti a osservare la riservatezza del procedimento stesso e del lodo;
- LODO = SENTENZA: Il lodo arbitrale ha la stessa efficacia della sentenza. Il Tribunale, a semplice richiesta di parte, lo rende, infatti, esecutivo.
Il procedimento arbitrale, storicamente, visti i vantaggi appena elencati, è stato utilizzato soprattutto da chi ha grandi interessi economici (banche o aziende). Tuttavia con il d.lgs 40/2006 è stato introdotto l’arbitrato amministrato da organi pubblici e privati (es. camere di commercio) che il che ha avvicinato sempre di più anche il privato, per controversie di basso valore, al procedimento arbitrale.
Verso questa strada si è orientato il legislatore che con l’obiettivo di smaltire l’enorme contenzioso pendente ha dapprima emanato il D.l. 132/2014 (Misure urgenti di degiurisdizionalizzazione) prevedendo l’arbitrato forense e ad ulteriore rafforzamento di questa volontà è stato pubblicato in G.U. il recente decreto del Ministero di Giustizia n.34/2017 che prevede la Costituzione di Camere Arbitrali all’interno dei Tribunali. All’interno delle Camere Arbitrati Forensi potranno iscriversi gli Avvocati che certificheranno le competenze in materia di arbitrato e per le singole materie di controversia.
Il Corso di Perfezionamento intende appunto formare gli Avvocati che vogliono rafforzare il c.vitae ai fini dell’inserimento nelle Camere Forensi oltre che a tutti coloro (Avvocati, Praticanti, Liberi Professionisti) che vogliono specializzarsi in questo settore richiedendo l’inserimento negli elenchi di organismi pubblici e privati.